Opere

Breve viaggio nell'oscurità

LG 1898

Il tempo scava, nel volto di ciascuno di noi, un groviglio indecifrabile di sentieri, vie in cui ci siamo inciampati e rialzati, persi e ritrovati, una volta e altre ancora.  La sapienza dorata della vecchiaia dà vigore e senso all’intreccio di quei percorsi, di quelle rughe; rughe preziose come l’oro, da sostenere e conservare perché espressione di un cammino da ascoltare e comprendere. Attraverso l’arte giapponese del Kintsugi (“riparare con l’oro”), le rughe diventano così lo spazio in cui esibire la saggezza, frutto di sorrisi e di lacrime ormai svaniti.

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Breve viaggio nella oscurità. 

Se qualcuno ti invitasse a fare un viaggio e non ti dicesse dove ti recherai, e   quale sarà lo scopo del viaggio,

se questo viaggio sarà lungo o breve, se vedrai montagne, mari o città,

se tu non sapessi quando tornerai a casa,

se viaggerai in treno, in aereo, se avrai un letto confortevole in cui dormire, se sarai assalito,

se incontrerai altre persone o

se resterai solo, né

se il tuo compagno o la tua compagna ti sarà sempre a fianco o

se invece si eclisserà così all’istante,

se tu non sapessi se avrai di che mangiare,

se ti dicessero che incontrerai vulcani in eruzione, terremoti, che vedrai vite squarciate e spose in bocciolo,

se non potessi assicurarti che ritornerai alla tua amata casa alla fine del viaggio,

se questa fosse l’unica proposta,

come cercheresti la luce?

 Attraversare quello spazio per tornare a quella luce dalla quale improvvisamente sorgiamo, non può che avvenire, nel pulsante momento, passando per uno spazio buio, labirintico, con un percorso imprevedibile, semplice o faticoso, che però non prescinde la necessità di raccogliere il fiore della consapevolezza.